Chi sono

Potrei tagliare corto sul “chi sono” citando la mia stessa frase nell’header: “un cinefilo alla ricerca della quintessenza della Settima Arte“. Ovvero un appassionato di cinema che ama scavare, studiare e scoprire l’intima essenza di un’arte che gli ha cambiato la vita per sempre.

Inizialmente, ovvero nel 2020 quando avevo fondato il mio blog, al posto di “cinefilo” avevo scritto “neocinefilo” perché ancora non mi reputavo all’altezza dei cinefili tout court. Vuoi per il “minor” numero di film visti, vuoi per una minore cultura generale sulla storia del cinema, vuoi per le gravi lacune su certi registi e generi cinematografici, vuoi per un complesso di inferiorità come “recensore/divulgatore” di cinema ecc. ecc., avevo deciso di coniare questo neologismo per ribadire con umiltà il mio status di “cinefilo minore”. In realtà, col passare degli anni, a ripensarci fu soltanto una ridicola etichetta, perché nel momento in cui una persona si appassiona così tanto al cinema da volerne scoprire tutti i suoi più intimi segreti e funzionamenti, può definirsi già “cinefila”, anche se talvolta questo termine viene abusato nel suo utilizzo da persone che non sono veramente appassionate di cinema, ma semplicemente di determinati film, boicottando magari anche la frequentazione della sala cinematografica. Un cinefilo, quindi, prima di tutto deve amare andare al cinema – nel limite delle sue possibilità economiche, sia chiaro – per potersi definire tale, al di là del suo bagaglio culturale, che col tempo sicuramente aumenterà se ama veramente scoprire la Settima Arte a 360 gradi.
Dopo vari anni, ormai sei (fine 2017-2024), posso finalmente liberarmi di quel fastidioso “neo” e definirmi totalmente un cinefilo a tutto tondo, che dovrà comunque sempre confrontarsi con lacune di qualsiasi tipo perché il Cinema è vasto e variegato (come la sua bibliografia critica), quindi la coperta del cinefilo sarà sempre troppo corta e non basterà una vita intera per vedere tutti i film del mondo. L’importante, sempre e in ogni caso, è l’amare andare in sala e voler anche andare oltre i propri gusti, come ha fatto il sottoscritto, perché non si smette mai di imparare e di apprezzare ogni lato di quest’arte che racchiude tante altre arti. Questa è quindi la mia idea di “cinefilo” che sta nel “motto/mantra” del mio blog, che può essere opinabile come il suo stesso utilizzo da parte di chiunque.

Prima di “alla ricerca della quintessenza della Settima Arte” avrei tanto voluto aggiungere accanto a “cinefilo” anche “nichilista“, ma non mi sembrava il caso per il mio blog visto che qualcuno potrebbe anche spaventarsi o inorridire. Eppure è la chiave di lettura fondamentale per esplicare l’ultima parte del mio motto.
Non voglio addentrarmi nel significato e nelle varie correnti filosofiche del nichilismo, ma è giusto spiegare per quale motivo sia stato fondamentale per il mio avvicinamento alla Settima Arte. In passato di Cinema me ne intendevo poco, da ragazzo lo vedevo come un mero intrattenimento (film), fino alla visione in sala, nel lontano 2015, di Star Wars Il risveglio della Forza, che mi risvegliò inconsciamente la passione per sala e verso il medium audiovisivo in generale, che sin dai tempi dell’infanzia mi aveva sempre stregato. Da quella esperienza in sala non passarono così molti anni – grazie anche alla mia indole curiosa – nel recuperare una serie di film che mi avrebbero fatto passare da un cinema prettamente commerciale ad uno più autoriale, che avvenne precisamente con la visione nel 2017 di Matrix, film fondamentale e scioccante che mi fece capire che il Cinema non era solo intrattenimento, ma anche Arte. Quell’evento fu un passaggio fondamentale nella mia trasformazione da spettatore medio a cinefilo, tant’è che da quel giorno non fui più lo stesso, perché la Settima Arte divenne parte integrante della mia vita, tanto da diventare un motore esistenziale essenziale per vivere e affrontare meglio le difficoltà della vita. In quei tempi turbolenti (e lo sono anche tuttora), infatti, le crisi esistenziali erano all’ordine del giorno tra miti sfatati, ambizioni distrutte e certezze sfaldate, che mi fomentarono una visione nichilistica del mondo, e la Settima Arte in tutta questa desolazione fu l’unica in grado di fornirmi risposte certe e convincenti (ma non sempre è così ed è qui che il cinema ti riporta alla realtà), consentendomi così di trovare un caldo rifugio in quelle ore spese a scoprire le meraviglie di un’arte che non smette mai di sorprendere. Il Cinema, comunque, non è diventato totalmente una forma di escapismo, anzi, proprio perché è un’arte riflessiva sull’humanitas, mi ha permesso di scoprire meglio me stesso (come la passione per la scrittura) e di trovare altri appassionati come me che si sono rivelati grandi amici, dandomi così la forza di reagire meglio alla caducità della vita, fino a risollevare anche la mia autostima.
Ergo, la famosa “ricerca della quintessenza della Settima Arte” sta proprio in questo, ovvero la costante ricerca di pellicole in grado di rispondere ai miei dubbi amletici e di interpretare al meglio la realtà che mi circonda, cercando nel mio piccolo di cambiare il mondo che mi circonda e di raggiungere obiettivi un tempo impensabili soltanto da concepire (il libro sulle sorelle Wachowski sarà fatto? Ai posteri l’ardua sentenza).

Ecco dunque chi sono, ossia un cinefilo (nichilista?) alla ricerca della quintessenza della Settima Arte. Una ricerca continua che mi ha portato poi parallelamente ad accrescere la mia volontà nel divulgare ciò che stavo apprendendo, soprattutto sul web dove ormai ruota il mondo. E dopo varie fermate nel mare digitale tra Telegram, IMDb, YouTube e FilmTV, eccomi qua finalmente ad aprire un blog sul Cinema come sognavo da tempo. Non tanto per apparire, ma per divulgare. Per condividere. Per scrivere. Per continuare a sognare attraverso la Settima Arte. Per interagire con voi lettori. E per conoscere, infine, nuove persone con cui condividere una passione.

Benvenuti nell’Angolo di Gio.