Recensione

Tutte le recensioni in formato articolo sul sito.

  • the creator copertina
    Cinema,  Miniretrospettiva,  Recensione

    The Creator: un inno alla pace tra buddhismo e intelligenza artificiale

    Gareth Edwards si è rivelato uno dei migliori registi di genere fantascientifico del XXI Secolo insieme a pochi altri suoi illustri colleghi come Duncan Jones, Neill Blomkamp, James Gunn e Denis Villeneuve. La sua autorialità nel genere sci-fi nasce dal suo estro artistico e visivo finalizzato alla costruzione di storie impregnate da un peculiare sguardo sull’essere umano nella sua costante relazione con l’ambiente che lo circonda, quest’ultimo spesso ostile o di difficile comprensione ad un primo sguardo rapido e superficiale, che metterà così a dura prova i protagonisti edwardsiani, quasi sempre gente comune, nel loro viaggio di formazione. Alfiere di una fantascienza autoriale e politica, il giovane britannico, inizialmente esperto…

  • gran turismo
    Cinema,  Recensione

    Gran Turismo: il grande ritorno di Neill Blomkamp?

    Il grande ritorno di Neill Blomkamp? Snì. O almeno, per me sì.  Chiariamoci, si tratta comunque di un marchettone indirizzato esclusivamente alle masse sulla falsa riga dei cine-videogame recenti come Detective Pikachu, Sonic e Super Mario Bros, ma la netta differenza con tutti questi lungometraggi senza arte né parte ricolmi di fanservice è, innanzitutto, il soggetto di partenza che si basa sulla storia vera – “impossibile” come recita la locandina del film – di un nerd videogiocatore di Gran Turismo che è diventato – dopo una serie di selezioni e competizioni in real life – un pilota professionista della Nissan per via delle sue grandissime doti videoludiche. Tutto ciò permette…

  • Recensione,  Serie TV

    Peacemaker: l’America secondo James Gunn

    Dopo aver scritto la mia recensione-analisi sull’ultimo film di James Gunn e sulla sua intera filmografia, il mio tuffo nella poetica gunniana mi ha portato a recuperare con grande curiosità Peacemaker (2022-in corso), la sua serie tv spin-off di The Suicide Squad (film del 2021 sempre diretto da lui) incentrata sull’antieroe “villain” patriottico interpretato da John Cena. Scritta interamente da Gunn e diretta per 5 episodi su 8 dall’ex sceneggiatore della Troma, Peacemaker riconferma il talento indiscusso del regista anche come showrunner, donando a John Cena la sua miglior interpretazione di sempre – ormai Gunn riesce a far recitare magistralmente tutti gli ex wrestler della WWE come Dave Baustista – all’interno di una storia che riesce ad esplorare ogni sfaccettatura di un anti eroe “riabilitato” dalla sua ferita mortale dopo gli eventi di The Suicide…

  • the spectacular spider-man copertina
    Animazione,  Recensione,  Serie TV

    The Spectacular Spider-Man: alla riscoperta di un gioiellino

    Premessa: Dopo aver visto lo Spider-Man di The Spectacular Spider-Man nel film Spider-Man: Across the Spider-Verse, ho sfruttato l’onda nostalgica del cameo nel film della Sony per rivedere questo gioiellino televisivo della mia infanzia e per constatare se effettivamente mantenesse intatta la stessa “magia” quando lo vidi nell’ormai lontano 2013. Dopo un mezzo binge watching avvenuto giorni fa, ecco la mia breve recensione. Consideratelo un antipasto per quello che poi leggerete nel mio articolo scritto a quattro mani con Isaia Silvano su Daelar Animation su Into & Across the Spider-Verse. Buona Lettura! The Spectacular Spider-Man (2008-2009) è sicuramente la miglior serie animata sull’Uomo Ragno insieme alla serie degli anni novanta…

  • guardiani della galassia volume 3 copertina
    Cinema,  Miniretrospettiva,  Recensione,  Saga

    Guardiani della Galassia Vol. 3: l’addio di James Gunn al MCU

    “Someday I’m going to make great machines that fly, and me and my friends are going to go flying together into the forever and beautiful sky. Lylla, and Teefs, and Floor, and me. Rocket.” Rocket Raccoon Il Marvel Cinematic Universe si è imposto nell’ultima decade come uno dei più grandi e profittevoli franchise della storia del cinema, rivoluzionando la concezione stessa del cinema d’intrattenimento e del cinefumetto come non si era mai visto nella storia della Settima Arte. Sotto la supervisione attenta e “creativa” del presidente Kevin Feige – già consulente e produttore esecutivo di parecchi film Marvel prima di Iron Man del 2008 – il numero uno del MCU…

  • decision to leave
    Cinema,  Recensione

    Decision to leave: In the mood for love secondo Park Chan-wook

    Febbraio è il mese di Park Chan-wook. Decision to leave è un film che difficilmente lascia indifferenti, a partire dalla sua splendida colonna sonora che tutt’ora riecheggia nella mia testa.Questa volta il regista sudcoreano decide di costruire un lungometraggio diverso dal solito, in cui la violenza e il sesso sono molto più contenuti del solito nel raccontare un amore impossibile tra un detective coreano (Hae-joon) e una sospettata di omicidio di origini cinesi (Seo-rae). Il fulcro del film non è infatti la componente più poliziesca e “whodunit” (che nella seconda metà del film si perde un po’ per strada), ma nel “In the mood for love” tra due persone che…

  • avatar la via dell'acqua poster
    Cinema,  Recensione

    Avatar – La via dell’acqua: il grande ritorno di James Cameron

    Passando da un Avatar (The Last Airbender) ad un altro, vi invito tutti a recarvi in sala con gli occhialini 3D per vedere Avatar – La via dell’acqua. No, non è il “Libro Primo: Acqua” in cui l’Avatar Aang deve imparare il dominio dell’acqua, ma il sequel di Avatar (2009) uscito 13 anni fa, la neonata saga fantascientifica di James Cameron ambientata su Pandora, un pianeta abitato dai Na’vi, una razza aliena fortemente interconnessa col suo ecosistema naturale. E comunque sì, l’elemento dell’acqua diventa un elemento importante nell’economia del film, ma si discosta dalla mitologia fantasy e orientale di Michael Dante DiMartino e Bryan Konietzko. Rispetto al primo film, il regista predilige una storia più intima e famigliare, interconnessa ad un’altra di vendetta e distruzione che è il collante tra il primo e…

  • don't worry darling poster
    Attualità,  Cinema,  Politicamente scorretto,  Recensione

    Don’t Worry Darling: la rivincita degli incel? Ma magari!

    Attenzione – Warning: Quella che state per leggere non è propriamente (o esclusivamente) una recensione, ma bensì un concentrato di riflessioni partorite a caldo subito dopo la visione del film e successivamente rimaneggiate per la “pubblicazione” senza alterarne sostanzialmente il contenuto. Se troverete, dunque, elementi “extra-cinematografici”, ciò è dovuto alla natura fortemente emozionale del discorso. Vi avverto che alcuni passaggi potrebbero risultare offensivi per certe categorie di persone: io mi lavo anticipatamente le mani, ma non potrete negare di esser stati avvisati. Buona (?) lettura. La rivincita degli incel? Così si intitola l’articolo di Ilaria Feole, critica cinematografica della nota rivista filmtv, nel descrivere Don’t Worry Darling in seguito alle…

  • avatar copertina articolo
    Cinema,  Recensione

    Avatar: il trionfo della natura sull’uomo

    Rivedere Avatar di James Cameron in 3D al Cinema è tutt’altra cosa che vederlo in casa su un televisore, visto che si perde l’immersività della messa in scena, i dettagli delle inquadrature, la profondità di campo e tutto il comparto sonoro che ti porta letteralmente a vivere l’ecosistema e la cultura di Pandora. Senza contare l’effetto speciale del 3D, avanguardistico per l’epoca in cui uscì il film e che tutt’oggi riesce a regalare uno spettacolo visivo strabiliante, soprattutto nelle sequenze in cui l’elemento floristico e faunistico entra in scena in tutta la sua magnificenza e bellezza esotica, o meglio, aliena. Quello che mi ha colpito maggiormente alla seconda visione infatti,…

  • evangelion rebuild poster
    Animazione,  Cinema,  Recensione

    Evangelion 3.0+1.01 Thrice Upon a Time: addio Hideaki Anno

    Dopo 9 anni arriva finalmente nelle sale italiane l’ultimo capitolo della Tetralogia Rebuild di Evangelion firmata da Hideaki Anno, autore della serie anime assurta a culto non solo in Giappone, ma anche nel resto del mondo. Il successo inaspettato di una serie profondamente filosofica, sociopolitica e psicanalitica genera un fiorente franchise tra manga e merchandising, che spinge l’autore a ritornare sulla sua creatura facendone un remake cinematografico diviso in più capitoli. I fan e gli appassionati della serie originale sin dall’uscita del primo capitolo nell’ormai lontano 2007 ne hanno criticato la natura commerciale e le controverse scelte narrative, trovando innaturale e confusa anche la gestione dei personaggi storici.Di sicuro ad una prima visione superficiale – e soprattutto nostalgica – l’operazione Rebuild di Hideaki Anno può sembrare una pallida imitazione della serie originale con tanto di fanservice senza arte né parte, ma ad una…